Quando parliamo di prolasso rettale come facciamo in questo articolo parliamo di una condizione molto problematica e già tutte quelle patologie che riguardano quella parte del corpo lo sono anche perché provocano dei disagi dal punto di vista emozionale.
Nel caso specifico si parla di una condizione rispetto alla quale il retto scivola o sporge attraverso l’apertura anale e questo può succedere per vari motivi e in genere si parla del fatto che i muscoli e i legamenti che sostengono il retto si indeboliscono o si allentano.
Parliamo di questioni che riguardano l’ambito della proctologia e quindi quella branca della medicina è specializzata nel fare diagnosi e nel trattare delle patologie che riguardano il colon, che riguardano il retto e che riguardano anche l’ano.
Se ne occupano questi medici specializzati che si chiamano proctologi e che sono dei professionisti che appunto si occupano di una vasta gamma di disturbi e condizioni, tra cui quelli di cui parliamo in questo articolo.
Per quanto riguarda le cause del prolasso rettale potremmo parlare anche di una gravidanza e un parto che potrebbero indebolire i muscoli pelvici o di una stitichezza cronica o sforzo durante le evacuazioni intestinali.
Così come possiamo parlare di malattie del tratto gastrointestinale come la malattia di Crohn o la sindrome dell’intestino irritabile, fino ad arrivare in qualche situazione anche a degli interventi chirurgici precedenti che riguardano quella zona anale o rettale.
Se parliamo di sintomi nello specifico parliamo di difficoltà o dolori durante le evacuazioni intestinali, sanguinamento rettale, dolori e disagi nella zona anale o nella zona rettale e fino ad arrivare anche alla perdita involontaria di feci o muco rettale.
In questi casi prima di parlare di trattamenti dobbiamo parlare della diagnosi che deve essere effettuata mediante esame fisico rispetto al quale il medico può esaminare l’ano e retto per capire se ci sono dei segni di prolasso e in certi casi potranno essere necessari altri esami come la colonscopia che dovranno smentire o confermare una diagnosi.
Il trattamento del prolasso rettale dipende anche dalla gravità dei sintomi
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte il trattamento del prolasso rettale dipende anche dalla gravità dei sintomi.
Per quanto riguarda le opzioni possiamo parlare di una terapia conservativa che ha l’obiettivo di modificare uno stile di vita e di adottare magari una dieta ricca di fibre o aumentare l’assunzione di liquidi ed evitare lo sforzo nelle evacuazioni intestinali.
Un’altra soluzione può essere quella di un medico che riesce a riposizionare manualmente il retto nella sua posizione corretta o altre procedure non chirurgiche che coinvolgono il posizionamento di materiale per migliorare questo sostegno del retto.
Solo nei casi più gravi c’è la possibilità di prendere in considerazione un intervento chirurgico che servirà a riparare o a rimuovere il tessuto da danneggiato con l’obiettivo di ripristinare il sostegno di muscoli, o di correggere altre anomalie dipendendo dalla situazione specifica di quel paziente o di quella paziente, che di sicuro nemmeno dal punto di vista emotivo stanno affrontando un qualcosa di così semplice.
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Forse non sapevi che…
La proctologia (dal greco πρωκτός, ano, e λογία, studio) o, in un contesto più ampio, la colon-proctologia, occupandosi in maniera altamente selettiva delle malattie del colon-retto e ano, rappresenta una superspecialità che, originando dalla chirurgia, si allarga, sia in fase diagnostica sia terapeutica, a branche molto differenti, quali gastroenterologia, oncologia, dermatologia, infettivologia, perineologia. (Wikipedia)